Il ristorante realizzato su progetto di Valentina Dogliani e Michelangelo Mammoliti è un sistema che esce dall’ambiente cucina stesso e va ad abbracciare tutto il ristorante, interessando anche le sale.
Un progetto che è l’incarnazione della filosofia dello chef. Alla base la voglia di trasformare la degustazione in percorso dove ogni momento, dallo snack alle portate principali alla pasticceria, ha il giusto risalto, con ambientazioni sempre diverse, in cui è mantenuta costante la qualità, oltre che del servizio, anche delle dotazioni tecniche.
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SALE
Pareti in terra cruda, uno dei materiali da costruzione più antichi, un prodotto puro, naturale e dalla texture unica; pavimenti in blocchetti di cotto posati come un reticolo di strade romane; tessuti, tende, resine e metalli dalle tinte naturali, ma ben dichiarate, perché il colore non è solo un fondale ma una parte del tutto.




“L’elemento naturale è fondamentale nella creazione di una ricetta. E volevo che questo approccio trovasse continuità nel ristorante, con degli interni che parlassero di natura senza dover spiegare nulla.Tutto è semplicemente sotto agli occhi”, chiosa lo chef Mammoliti.
CHEF TABLE
Una sala riservata da otto posti, in cui lo chef Mammoliti preparerà un menu a mano libera, studiato ad hoc per i commensali, in un dialogo costante con il sommelier Alessandro Tupputi che proprio in questo spazio avrà a disposizione una selezione di etichette esclusiva.

PASTICCERIA
A chiudere il percorso, una sala dedicata al mondo dolce, in cui pasticceri e cuochi, a vista, prepareranno i dessert e la piccola pasticceria.
Un momento così importante da avergli dedicato un posto non solo nella nostra narrazione ma anche uno spazio fisico. In cui tutto sembra ricominciare dal principio, a partire dalla mise en place. Cambia la prospettiva, ma non la sostanza.